Isola Comacina 24 Giugno 1169: inizia l’assedio dell’Isola da parte dei Comaschi che si vogliono così vendicare del tradimento degli Isolani che durante la guerra dei dieci anni fra Milano e Como tradirono quest’ultima per dare man forte ai milanesi che conquistarono gli importanti e strategici territori del comasco.
Fu una lunga e cruenta guerra, dal 117 al 1127, era il periodo delle lotte fra Papato ed Impero e Como era fedele all’Imperatore mentre Milano al Papa.
L’anno 1169 vide l’alleanza fra Como e Federico Barbarossa e grazie a questo importante avvenimento Como ritrovò la sua libertà. Ma come dimenticare il tradimento dell’Isola Comacina? Come non dimostrare agli Isolani e agli altri che l’avevano tradita la sua riconquistata forza ed autonomia dai Milanesi? Ecco che nella lontana notte di San Giovanni del 1169 l’esercito comasco si diresse verso la piccola Isola Comacina situata nel cuore della Zoca de l’Oli ed iniziò così il suo assedio, in pochi giorni l’Isola fu completamente distrutta… Alcuni degli abitanti riuscirono a scappare e trovarono rifugio a Varenna che divenne così l’Insula Nova.
Ogni anno il Sabato successivo al giorno di San Giovanni (24 Giugno) si celebra all’Isola Comacina la festa più bella del nostro Lago di Como, che segna il vero inizio dell’estate lariana! Uno scenografico spettacolo pirotecnico illumina a giorno lo specchio d’acqua della splendida Zoca de l’Oli che una volta era ricoperto coi lumaghìt, i gusci di lumaca vuoti dentro i quali veniva colata della cera trasformandoli in candele galleggianti. L’Isola Comacina viene “bruciata” facendosi portavoce delle vicende del suo passato glorioso. Si tratta di uno spettacolo unico che ogni anno richiama migliaia di spettatori che raggiungono il Golfo dell’Oli già dal pomeriggio per aggiudicarsi il posto migliore da dove godere l’incanto di questa serata, che sia lungo la riva del lago, dalla barca o dai punti più panoramici dei dintorni!
La mattina della Domenica successiva ha il via la storica processione con le barche attorno all’Isola e la messa viene celebrata nella piccola chiesa di San Giovanni costruita in epoca seicentesca nei pressi dei resti della Basilica romanica di Sant’Eufemia!
Ma l’Isola non è solo passato, l’Isola è anche presente con l’interessante percorso archeologico che mostra i resti dei grandi edifici medievali romanici che la caratterizzavano, ed ancora mosaici paleocristiani e l’architettura moderna con le villette per gli artisti di Pietro Lingeri, importante architetto di Tremezzo uno dei massimi esponenti del Razionalismo con Giuseppe Terragni. queste casette degli artisti vengono usate nel periodo estivo da giovani artisti di arte contemporanea dell’Accademia di Brera e del Belgio come simbolo d’incontro internazionale dell’arte che conosce confini, barriere ma che abbraccia tutta l’umanità…
Tanto ci sarebbe ancora da dire riguardo questo gioiello del mio splendido Lago e vi invito a venire qui e scoprire con me l’Isola, la sua storia, il suo essere oggi ed i progetti per il suo futuro.