GIUBILEO – APERTURA DELLA PORTA DELLA MISERICORDIA AL DUOMO A COMO
Ieri, Domenica 13 Dicembre, è stata una giornata speciale per tutta la città di Como.
Una città assediata dalla folla sin dalle prime ore del pomeriggio, tantissime persone si sono infatti riversate lungo le vie del centro storico per il tradizionale shopping natalizio,ma ancora di più hanno raggiunto la città per l’importante evento dell’apertura della Porta della Misericordia del Duomo.
Una processione di migliaia di fedeli , guidati dal Vescovo Diego Coletti, è partita dalla chiesa del Crocifisso per raggiungere Piazza Duomo poco prima delle ore 17.00 quando la Porta è stata spalancata dando il via anche a Como alle celebrazioni per l’anno giubilare.
Il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco ha avuto inizio l’8 dicembre e si concluderà il 20 novembre 2016.
Un Giubileo ricorrente nel cinquantesimo della fine del Concilio Vaticano II e dedicato alla Misericordia.
Il lago di Como è da sempre un luogo d’ispirazione, nell’epoca romantica fu una delle destinazioni più prestigiose del celebre “Gran Tour” intrapreso in Italia dalla nobiltà di tutta Europa, da scrittori, poeti ed artisti di quel periodo: Stendhal, Shelley, Lord Byron Wordsworth e molti altri ….
Più tardi in un’epoca più vicina alla nostra richiamò alcuni fra i più importanti registi del cinema italiano e non, quali Luchino Visconti, Alfred Hitchock, Dino Risi, Mario Soldati, Sydney Pollack, George Lucas solo per citarne alcuni.
Le splendide Ville, i paesi pittoreschi, gli angoli nascosti ed affascinanti del nostro magnifico Lago sono stati le locations scelte per girare scene di films che hanno fatto storia.
I tanti turisti che ogni anno visitano la nostra zona molto spesso le riconoscono e sono ben lieti di vedere “dal vivo” quei luoghi che hanno fatto da sfondo alle vicende avventurose e romantiche girate con cura ed abilità da registi del cinema moderno e passato.
Il grande regista italiano Luchino Visconti ebbe con il nostro Lago un rapporto molto profondo, l’elegante Villa Erba di Cernobbio di proprietà della famiglia lo vide trascorrervi momenti di serenità e gioia durante la sua infanzia e la sua giovinezza. Le sale della Villa con lui ebbero ospiti illustri che fecero la storia del cinema italiano e non solo: Franco Zeffirelli, Alain Delon, Helmut Berger e molti altri. Fu nelle sale della ex scuderia della Villa che Visconti montò uno dei suoi ultimi capolavori “Ludwig” nel 1973, mentre a Bellagio ambientò alcune scene di un altro suo capolavoro “Rocco e i Suoi Fratelli” del 1960 con Alain Delon, Claudia Cardinale.
La bellissima ed affascinate Villa Balbianello di Lenno agli inizi degli anni 2000 fu invece scelta dal celebre regista americano George Lucas come location della famosissima saga di “Star Wars” “Guerre Stellari” con Episodio II l’Attacco dei Cloni. Gli ambienti della villa in questa occasione vennero rielaborati e trasformati in sale avveniristiche per essere la residenza-rifugio della senatrice Padmé Amidala . La Villa fu Varykino della “regione dei laghi” del pianeta Naboo, dove nelle prime scene del film i due giovani protagonisti, Padmé e Anakin Skywalker, approdano al molo con una grande gondola e qui si innamorano; il loro amore si consacra poi al termine con il bacio fra i due giovani a cui fa da cornice la Loggia settecentesca.
In “A Month by the Lake” “Un mese al Lago” di John Irvin del 1995 Villa Balbianello fu di nuovo protagonista diventando l’ hotel che vide nascere l’amore fra la fotografa Miss Bentley interpretata da Vanessa Redgrave e il maggiore britannico interpretato Edward Fox, fanno parte del cast anche la bella Uma Thurman, l’affascinante Alessandro Gassmann e Alida Valli.
E come non citare la pellicola di Martin Campbell “ 007 Casino Royale” in cui Daniel Craig veste i panni del mitico James Bond che ferito trascorre la sua convalescenza nella splendida location, questa volta la camaleontica Balbianello viene trasformata in una clinica, e in uno splendido angolo del suo giardino scocca il bacio fra James Bond e la Bond girl Eva Green. Ma la scena finale del film vede un’altra location del nostro Lago ovvero Villa La Gaeta di San Siro, dove James Bond spara alla gamba di Mr White il suo nemico rivale e dall’alto della scalinata che porta al portone della dimora proferisce la fatidica frase “My name is Bond, James Bond” “il mio nome è Bond, James Bond”.
Facendo un salto in anni un po’ più lontani non si può tralasciare il grande regista Alfred Hitckcock con “Il Labirinto della Passione” del 1925 dove il paese di Nesso con il ponte della Civera e l’ “Orrido” sono lo sfondo di una scena iniziale del film quando i due protagonisti Patsy (Virginia Valli) e Levett ( Miles Mander) trascorrono la loro luna di miele al Lago di Como, come ancora oggi molte copie fanno! Nella pellicola compaiono anche l’Isola Comacina, il promontorio di Lavedo di Lenno e l’elegante Grand Hotel Villa d’Este.
Nel 1942 Mario Soldati scelse invece la misteriosa Villa Pliniana di Torno per ambientarvi il celebre “Malombra” tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Fogazzaro , mentre nel 1961 Dino Risi ravvivò il paese di Lenno coinvolgendo i suoi abitanti come comparse in “Una Vita Difficile” in cui il mitico Alberto Sordi veste i panni del giornalista romano Silvio Magnozzi che attraversa un pezzo di storia del nostro Paese, dalla resistenza contro il Fascismo al boom economico degli anni ’50. Accanto al grande Sordi vi è una giovane Lea Massari che interpreta Elena che salva il giornalista nascondendolo in un mulino, per poi sposarlo e seguirlo a Roma dove vivono una vita travagliata a causa delle posizioni politiche del marito.
“Mussolini Ultimo Atto” di Carlo Lizzani del 1974 ripercorre gli ultimi giorni di vita del Duce, ripercorrendo le tappe salienti delle vicende che hanno cambiato la storia d’Italia e d’Europa. L’intera sponda occidentale del Lago, è qui luogo protagonista attivo di questi ultimi attimi.
Insomma il nostro bellissimo Lago è da sempre nei cuori e nell’immaginario di chi fa dell’arte e della cultura una filosofia di vita!
Il 29 Maggio si è inaugurata a Como la splendida mostra del Maestro Sandro Chia presso l’ex chiesa di San Pietro in Atrio.
Nel giorno del suo sesto anniversario la MAG, Marsiglione Arts Gallery, ha regalato agli appassionati di arte comaschi e non, l’importante mostra di Sandro Chia, artista di confermata ed indubbia fama che da oltre trent’anni è sulla cima della scena artistica mondiale con sue opere esposte in oltre trenta musei tra i più importanti del mondo quali il Moma di New York, il Museum of Fine Art di Boston, Chicago e New Orleans, la Tate Gallery di Londra, la National Gallerie di Berlino, il Museum di fine Art di Tel Aviv, il Mart di Rovereto, Plazzo Madama e molti altri.
La mostra è stata concepita appositamente per gli spazi della ex chiesa di San Pietro in Atrio, trentadue opere inedite su carta di cui due di grandi dimensioni di forte impatto, il tutto legato da un’unica linea concettuale in cui ogni opera è un tassello di una grande installazione. Il Maestro con una marcata dose di ironia spiega l’uomo e le sue emozioni rivisitando il quotidiano attraverso la pittura e la filosofia, il passato ed il presente, inserendo parte di sé in ogni dipinto. Tutte insieme vogliono gridare a noi, al mondo, il desiderio di verità sulla pittura con un espresso e dichiarato equilibrio con l’estetica.
Protagonista indiscusso sin dagli anni ’80 Sandro Chia persegue da sempre l’importanza della pittura, ne valorizza tutti gli aspetti della comunicazione e del piacere estetico con le sue citazioni tecniche che rimarcano i colori dei futuristi Boccioni, Balla e Depero, senza mai tralasciare la poesia estetica fatta di uomini in azione o in contemplazione.
Una mostra che cattura per la bellezza delle opere, per la cura dell’allestimento in uno spazio unico tanto ricco di storia, una mostra che emoziona, in cui ogni opera permette di immergersi in un mondo solo nostro, in una nostra interpretazione, in un nostra nostra riflessione, in noi stessi.
Sandro Chia Vanitas vs Veritas curata da Salvatore Marsiglione visitabile fino al 28 Giugno, ogni giorno dalle ore 10.30 alle 19.30, Martedì, Giovedì e Sabato fino alle ore 23.00.
Con il patrocino di: Comune di Como, Padiglione Italia Expo Milano 2015, Sistema Como 2015, Canto della Terra, Como Capitale della Cultura 2015, Associazione Archivio Luigi Russolo.
Mercoledì 20 Maggio: dopo mesi di comunicazioni varie con la maestra Nina della scuola elementare di Cislago è arrivato il giorno della tanto attesa gita scolastica per le classi quinte dell’Istituto Comprensorio.
Una gita tanto aspettata dai bambini che stanno concludendo il ciclo delle scuole elementari, l’ultima gita dopo cinque anni insieme ai compagni ed alle maestre, forse più di una semplice gita scolastica, una giornata speciale da passare tutti insieme prima di iniziare un nuovo percorso di studi.
La mattinata la dedichiamo alla visita di Como ed al tour in battello nel primo bacino, i bambini si interessano, mi seguono, fanno domande con la grande curiosità che tutti noi abbiamo avuto all’età di dieci anni, chi più tranquillo chi più vivace ma tutti sempre con il sorriso sulle labbra ed uno sguardo vivo nonostante il forte diluvio che non ci abbandona per tutta la mattinata!
Ma è il pomeriggio che porta a tutti una bella sorpresa: il sole!!!
“Daniela adesso è tutto più bello! Guarda com’è bello il Duomo con il sole”, “ guarda adesso Como non è più deserta come questa mattina, ci sono tante persone in giro con il sole” , “ che bello il caldo dei raggi di sole, dopo tutta la pioggia che abbiamo preso questa mattina” “ Daniela perché non rifacciamo il giro in battello adesso, almeno riusciamo a vedere meglio le Ville” ….
E poi la fatidica domanda “ Adesso dove andiamo??” “ Adesso andiamo all’hangar dell’ Aero Club!”
Già l’hangar dell’ Aero Club è stata la seconda grande sorpresa del pomeriggio per questi simpatici bambini.
Vedere un idrovolante così da vicino non capita tutti i giorni, e poi poterci salire uno ad uno ed ognuno immaginando di essere un vero pilota; be’ é stata per tutti loro una bella emozione!
Tante, diverse, curiose domande a Christian, il bravo e gentile istruttore di volo che ci ha accompagnato alla scoperta di questo micro mondo aeronautico tanto affascinante e diverso per dei piccoli uomini e delle piccole donne di dieci anni!
Di sicuro questa ultima gita con i compagni di tanti giorni di scuola, con le maestre che li hanno visti crescere e cambiare, sarà un bel ricordo per tutti i bambini delle quinte di Cislago: il lago,il battello, Alessandro volta e la sua pila, il Duomo e le sue linee architettoniche armoniose, le vie del centro città, il pranzo all’oratorio, la tanta tanta pioggia, il sole, il vento e gli idrovolanti!!!
Como è stata per loro tutto questo e tanto di più!!!
Domani 9 Maggio si inaugurerà a Como l’edizione 2015 di MINIARTEXTIL, rassegna annuale d’arte contemporanea che propone la migliore produzione artistica internazionale nell’ambito della Textile Art o Fiber Art che riprende antiche nozioni tessili rivoluzionandone schemi e materiali.
Quest’anno Miniartextil, organizzata dall’Associazione Culturale Arte&Arte di Como, festeggia il suo 25° anno di attività e richiama gli argomenti di Expo Milano 2015 dedicando l’edizione al tema “Invito a Tavola”; l’arte diviene cibo da offrire a una mensa comune, ricordando la frase della celebre artista tessile sarda Maria Lai scomparsa nel 2013.
La mostra sarà curata dal prof Luciano Caramel e dopo Como, secondo il suo carattere itinerante che la distingue a livello mondiale, raggiungerà Venezia, Montrouge e Caudry in Francia e probabilmente Heidelberg in Germania e Kansas City negli Usa.
La mostra sarà ospitata dal 9 Maggio al 21 Giugno nella splendida cornice dell’ex Chiesa di San Francesco dove saranno presentati 54 minitessili e grandi installazioni ed in occasione del suo 25° anniversario la kermesse artistica interesserà anche la sede prestigiosa di Villa Bernasconi a Cernobbio.
La rosa degli artisti ospitati è molto ricca, accanto agli artisti comaschi ed italiani, ce ne saranno dalla Colombia, dal Canada,dagli Stati Uniti, dalla Spagna, dal Giappone, dall’Uruguay ed Argentina, dalla Scozia, dalla Svezia e Norvegia, da Israele e da molti altri Paesi europei e non.
Miniartextil è un’altra importante iniziativa culturale che pone Como al suo centro aumentandone fama ed importanza come città di cultura e di turismo internazionali.
“Miniartextil è una delle manifestazioni più importanti della città, anche perché ha sì una storia che inizia a Como ma che poi prosegue in tutto il mondo” è quanto giustamente afferma l’Assessore alla Cultura di Como Luigi Cavadini.
Si è inaugurata ieri sera, con notevole successo ” REBIRTH” la mostra personale di Davide Puma alla MAG – Marsiglione Art Gallery- di Como!
Le venti opere, per la maggior parte inedite e realizzate appositamente per la mostra comasca, aprono il ciclo di mostre ed eventi della MAG legati ad EXPO ed al suo tema “nutrire il Pianeta, energia per la Vita”.
Davide Puma esprime attraverso la sua arte la complessità del ciclo naturale, dell’evoluzione verso il divino Creatore a contrasto con la presenza dell’uomo, della rigenerazione della natura, sono espresse dall’artista in un concetto molto diretto sulla rinascita.
“ Null’altro posso fare che germogliare e fiorire” “ non posso sottrarmi alla crescita e alla rinascita, fa parte di me, di tutti noi”, pensieri pieni di poesia , speranza e ferma convinzione, base dell’evoluzione umana, dell’evoluzione della vita.
Davide Puma è un giovane e profondo artista, la poesia è ispirazione ed alimento per le sue opere in cui è presente il confronto fra uomo e natura, fra uomo e cosmo, fra l’universo animale e quello floreale, l’uno entra nell’altro con una confusione organizzata; i suoi dipinti si contemplano a lungo, non esiste un solo punto di vista, non esiste una ragione, ognuno di noi attribuisce un significato diverso regalandosi una forte intensità emotiva. Nelle sue opere vi è corpo e spirito, entrambi con una intensa personalità.
La bellissima mostra è visitabile fino al 23 Maggio in Via Vitani 31 !
Il 18 Aprile 1904 nasce a Meda, per divenire poi comasco durante i primi anni della sua infanzia Giuseppe Terragni!
Illustre personalità, figura storicamente notevole per avere assicurato al secondo dopoguerra un patrimonio di idee ed opere che ha permesso all’architettura italiana di proseguire le conquiste del Movimento moderno.
L’architettura razionalista di Terragni è stata una originale via italiana alla Modernità, la volontà di mediare la tradizione del classicismo italiano con la logica strutturale della macchina, per creare una sintesi tra il Novecentismo architettonico italiano e la dinamica del Futurismo. La risposta di Terragni al puro funzionalismo , in cui la forma e l’estetica dell’edificio è subordinata ai suoi caratteri tecnici e pratici, è stata un’alchimia che mischiava il linguaggio depurato di carattere razionalista e la tradizione urbana e rinascimentale.
Il grande architetto comasco ha messo in primo piano la ricerca sulla purezza del linguaggio, nella scrittura della facciata, della sezione dell’edificio e del suo inserirsi nella città.
Sono numerosi gli edifici e i progetti che ha lasciato a Como e non solo, passando attraverso gli anni Venti e Trenta con la velocità di una cometa: la Casa del Fascio di Como, la casa per appartamenti Giuliani Frigerio, il Novocomum, le abitazioni di Milano, il Danteum di Roma sono opere iscritte negli annali del secolo come capolavori e manifesti di architettura.
Un uomo di grande sensibilità e forte impegno morale che persino durante la terribile campagna di Russia del primo conflitto mondiale, ha trovato il tempo per ritrarre in disegni ed acquarelli uomini e fiori.
Grande pensatore dell’architettura che ha vissuto con intensità i suoi diciotto anni di attività come architetto, tre dei quali passati in guerra, dal 1925 al 1943 anno in cui muore trentanovenne.
Una grande ed appassionata personalità che ha lasciato a noi un’impronta tangibile nel percorso dell’architettura mondiale.
La nostra città di Como dedica il prossimo fine settimana (18 e 19 Aprile) alla celebrazione ed al ricordo di un grande architetto ed alle sue importanti opere, con una serie di incontri, conferenze e visite guidate; il tutto promosso dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Como,e dall’Ordine degli Architetti di Como.
In questi giorni di festa pasquale e di primavera un’immagina ritorna spesso alla mia mente, la meravigliosa scultura di “Amore e Psiche Giacenti” custodita in una delle eleganti sale di Villa Carlotta a Tremezzo.
Ogni volta che guido i miei clienti alla scoperta di questa antica dimora osservo lo stupore e l’espressione di gioia che nasce spontanea sui loro volti nell’ammirare questo bellissimo gruppo scultoreo in marmo bianco di Carrara.
L’ “Amore e Psiche Giacenti ” di Villa Carlotta fu eseguito tra il 1818 e il 1820 da Adamo Tadolini allievo prediletto del grande Maestro neoclassico Antonio Canova. Si tratta della replica della scultura commissionata a Canova dal principe russo Yussupoff, l’originale è oggi conservata al museo Ermitage di San Pietroburgo, derivata dal modello che lo stesso Maestro aveva donato a Tadolini con l’autorizzazione di trarne quante copie ne volesse. Ottenuta, ad eccezione delle ali, da un unico blocco di marmo di Carrara di eccezionale bellezza, la scultura giunse a Tremezzo nel 1834, dove per la grande qualità fu a lungo scambiata per un’opera autografa di Canova e divenne tra le più celebri icone di sensualità e passione.
In questi giorni di inizio primavera non perdete la possibilità di ammirarla in tutta la sua bellezza insieme ad altre opere scultoree e pittoriche che arricchiscono le sale della splendida Villa lariana!
Anche quest’anno, come avviene da tantissimi secoli, il Santissimo Crocifisso è stato portato in processione fra le vie di Como seguito da una numerosissima folla di fedeli.
Di epoca tardo trecentesca il Crocifisso, donato da alcuni cristiani francesi di ritorno da un pellegrinaggio a Roma nel 1401, è particolarmente amato e venerato dai Comaschi, la tradizione lo vuole infatti protagonista di un miracolo avvenuto nel lontano 1529, esattamente il 25 Marzo quando i confratelli dell’Annunciata, si recarono in processione con la Santa Reliquia alla chiesa di S. Chiara situata nell’odierna Via Milano. Sul ponte di S. Bartolomeo però trovarono la strada sbarrata da due grosse catene che erano state stese per impedire l’ingresso dei nemici in città. I soldati impedirono il passaggio del corteo, quindi un confratello cercò di far passare il Crocifisso sotto la catena ed in quel preciso istante la catena si spezzò.
La sacra figura di Gesù si venera ancora oggi sull’altare maggiore della Chiesa del Crocifisso affiancato da due angeli che reggono le catene spezzate, e durante la Settimana Santa migliaia di fedeli vi si recano per il devoto bacio.
Pasqua è alle porte e come non ricordare la Resta il tipico dolce comasco legato alle festività pasquali. Un dolce, un pane dolce di forma ovale con all’interno un bastoncino di legno tradizionalmente in legno d’ulivo, semplici i suoi ingredienti: farina, acqua, burro, lievito naturale, uova, zucchero, frutta candita e/o secca, miele.
Il dolce é legato, nella tradizione comasca alla celebrazione della domenica delle Palme, ad un gesto simbolico: al suo interno viene infilato nella pasta, prima della cottura, un ramoscello di ulivo, mentre sul dorso viene inciso un disegno che ricorda la spiga detta anche “ resca” che nel dialetto comasco significa lisca di pesce ed il pesce è un simbolo di cristianità, simboli associati alla rinascita primaverile da cui prende poi il nome questo dolce.
Quale occasione se non trascorrere la Pasqua a Como e sul Lago per assaggiare questa delizia comasca!!!!
We use cookies to ensure that we give you the best experience on our website. If you continue to use this site we will assume that you are happy with it. Usiamo i cookies per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui a visitare questo sito riteniamo che tu ne sia felice.Ok