Cattedrale di Como: da pochi giorni é esposta all’inizio della navata centrale del Duomo un bellissimo Sarcofago medievale in pietra arenaria. Si tratta di un’opera di grande valore artistico attribuibile a maestranze campionesi e realizzata nella prima metà del XIV sec, ciò é riconducibile dal confronto stilistico con altre opere presenti nella Cattedrale di Como, quali l’altare e l’ambone del 1317 ed il sarcofago di Bonifacio da Modena del 1352.
Le immagini di Maria e Gesù sul fronte hanno delle straordinarie corrispondenze con la scultura dell’ambone, la simbologia é identica, la Vergine rappresentata come una Regina che porge un pomo a Gesù Bambino, e quest’ultimo con in mano un uccellino.
l sarcofago proviene probabilmente dall’abbazia di San Giovanni Battista di Vertemate e poi trasportato presso la residenza del marchese Cigalini a Bernate. Il sarcofago rimasto per lungo tempo nel parco di Villa Rosales, esposto alle interperie é stato restaurato in occasione della donazione alla Cattedrale in occasione della visita pastorale di Mons. Diego Coletti in segno di riconoscenza al Vescovo, ed ora lo si può apprezzare in tutta la sua straordinaria qualità.
In questi giorni é stata anche allestita un’interessante mostra dedicata alle urne ed ai reliquari del Duomo. Diversi i preziosi manufatti esposti in Sagrestia del Capitolo, tra cui spicca sicuramente l’Urna Volpi, donata nel 1586 dal Vescovo Antonio Volpi. L’opera é in lamina d’argento sbalzata e cesellata, raffigura scene della vita della Beata Vergine, fino al XX sec veniva portata in processione fra le vie di Como ed esposta in cattedrale durante occasioni solenni. Nel XIX sec venne realizzata la struttura di sostegno dell’urna con due bellissimi angeli in legno di noce che la coprono con le loro ali, richiamando così l’iconografia dell’arca dell’alleanza, l’oggetto più sacro del popolo di Israele segno della presenza e della protezione di Dio.
Il Duomo di Como ha un suo unico tesoro, prezioso e di alto valore artistico, e scoprirne una parte di esso é sicuramente sorpresa e meraviglia, mi auguro che il Museo ad esso dedicato sarà attivo il prima possibile per rendere la visita della Cattedrale ancora più interessante e stimolante.