Antonio Sant’Elia all’origine del progetto, è la mostra dedicata all’importante architetto comasco visitabile alla Pinacoteca di Como di Palazzo Volpi fino al 26 Febbraio.
Antonio Sant’Elia nasce a Como alla fine dell’800, acquisisce la sua formazione tecnico-pratica alla Scuola di arti e mestieri G.Castellini di Como per poi frequentare l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e di Bologna, una formazione importante ed alla base della sua carriera di architetto, breve ma molto significativa.
La mostra comasca presenta alcuni suoi disegni, progetti presentandone il loro sviluppo con dei modelli plastici che permettono di vederne la realizzazione, un interessante percorso che permette anche a chi non è vicino al mondo dell’architettura di percorrere una parte dell’evoluzione dell’architettura lungo tutto il ‘900.
Antonio Sant’Elia una figura di grande rilievo, un architetto attivo nel movimento del Futurismo italiano, vicino a personaggi di spicco quali Marientti, Boccioni, Sironi,con i quali condivise le idee innovative degli inizi del ‘900. L’architetto della “città nuova” la città futurista, padre del Manifesto dell’Architettura Futurista.
Un personaggio che ha segnato la storia dell’architettura italiana, le sue linee innovative e diverse, fuori dagli schemi dell’epoca ma a passo con l’evoluzione del momento e del futuro. Purtroppo la vita di questo giovane uomo ed architetto finì troppo presto, cadendo vittima della prima grande guerra al fronte, condividendo gli ideali degli altri suoi amici futuristi si alleò nel Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti con Marinetti, Boccioni, Sironi, Piatti e venne ucciso durante un’azione d’assalto il 10 Ottobre del 1916 a Monfalcone. Chissà quali bellezze ed innovazioni avrebbe potuto apportare alla sua città ed in tanti altri luoghi.
Un altro grande personaggio comasco!
Le foto presenti nell’artico, sono di Daniela Rampoldi.